La terapia a luce blu è utilizzata principalmente per il trattamento dell'acne e per la gestione di alcune condizioni cutanee come la cheratosi attinica. Sfruttando l'energia della luce blu a lunghezze d'onda che penetra la pelle, colpisce i batteri e altre strutture cellulari, migliorando la salute della pelle senza danneggiare i tessuti circostanti.
La luce blu (generalmente a lunghezze d'onda tra 405 e 420 nanometri) è assorbita dai cromofori presenti nel batterio Propionibacterium acnes, che causa l'acne; l'assorbimento della luce blu provoca la produzione di specie reattive dell'ossigeno (ROS) all'interno dei batteri portando alla loro distruzione. La distruzione dei batteri infine riduce l'infiammazione e il numero di lesioni acneiche.
Per la cheratosi attinica, in combinazione con un agente fotosensibilizzante come l'acido aminolevulinico (ALA), la luce blu viene utilizzata per trattare lesioni precancerose. ALA viene applicato sulla pelle e assorbito dalle cellule anormali, che diventano così sensibili alla luce blu la quale producendo specie reattive dell'ossigeno, distrugge le cellule anormali.
Molti pazienti osservano una riduzione delle lesioni acneiche dopo alcune sessioni di trattamento. Ma l'efficacia può variare, e sono spesso necessarie sessioni di mantenimento per ottenere risultati duraturi. La combinazione di ALA e luce blu può ridurre significativamente il numero di lesioni precancerose, con miglioramenti visibili dopo pochi trattamenti.